“tra strette cenge e pareti vertiginose le spettacolari ferrate delle Dolomiti di Brenta accompagnati dalla Guida Alpina ”

 

Considerato uno degli itinerari alpinistici più particolari delle Alpi, la Via delle Bocchette che ogni anno richiama migliaia di appassionati escursionisti, è un percorso che si snoda nel cuore delle Dolomiti di Brenta attraversando quei toponimi le Bocchette appunto, che nella letteratura locale altro non sono che strette insenature rocciose che separano una cima dall’altra. Per allestire questo percorso, dagli anni 30 del 1900 un manipolo di appassionati alpinisti si dedicò anima e corpo stendendo cavi metallici, ancorando scalette, fissando chiodi nelle pareti e scavando, spesso armati di soli picconi e badili, le strette cenge allargandole quel tanto da potervi passare. Molti anni sono serviti per collegare tutto il gruppo montuoso e renderlo percorribile e sicuro, ed ora più che mai, dopo i recenti interventi per rimodernare le strutture ormai vecchie ed arrugginite possiamo goderci i maestosi paesaggi che circondano le guglie di rossa Dolomia.

Durata:

Da 1 a 2 giorni.

Quando Andiamo:

Su richiesta da giugno a settembre.

 

E nei seguenti appuntamenti:

20  luglio  2025   Via Ferrata Benini

31  agosto  2025   Via Ferrata SOSAT

Dove si svolge:

Dolomiti di Brenta, Madonna di Campiglio, Trentino,  Val Rendena

Difficoltà e Capacità Richieste:

Ferrate attrezzate in alta quota di media difficoltà alpinistica.

Qualche esperienza di vie ferrate

Buone capacità di movimentazione sui sentieri in alta quota, con passaggi esposti.

Buon allenamento fisico e resistenza a sforzi prolungati 5/8 ore di cammino al giorno.

Quanto Costa:

Da 90 euro al girono a partecipante

Il costo varia in base al numero dei partecipanti ed alla difficoltà della ferrata.

 

I costi comprendono:

Accompagnamento, supervisione e consulenza da parte della Guida Alpina

Utilizzo dei materiali tecnici (imbrago, casco, kit da ferrata, ramponi) per chi non li possiede.

Reportage fotografico.

 

I costi non Comprendono:

Pernottamenti in Albergo, B&B o in Rifugio in quota dei partecipanti.

pranzi al sacco o in Rifugio durante l’escursione

Spostamenti in auto dei partecipanti.

E tutto quello non menzionato alla voce “I costi comprendono”

Ferrate in Programma:

 

Ferrata Sentiero Benini dislivello 600m in salita dal Passo Grostè 700m in discesa fino al Rifugio Tuckett 4-5 ore:

Ideato negli anni 70 questo itinerario fu l’ultimo ad essere costruito per collegare il resto della ferrate e permettere agli escursionisti di partire dal Passo Grostè ed arrivare fino al Rifugio XII Apostoli rimanendo sempre in quota attraversando tutto il Brenta.

 

Ferrata SOSAT dislivello 350m in salita dal Rifugio Tuckett 400m in discesa fino al Rifugio Brentei 3-4 ore:

La Sat, Società degli Alpinisti Tridentini, venne fondata nel 1872 a Madonna di Campiglio. da 27 soci che insieme al primo presidente Prospero Marchetti, si erano prefissi di divulgare tra la gente la conoscenza delle montagne trentine. Nel 1961 la Sezione Operaia della SAT decise appunto di costruire e dedicarsi questo famoso itinerario.

 

Ferrata Bocchette Centrali dislivello 300m in salita dal Rifugio Alimonta 750m in discesa fino al Rifugio Brentei 4-5 ore:

Sono il tratto di Bocchette forse più famoso e scenografico dell’intero percorso. Ideato in un primo momento nel 1937 per permettere agli alpinisti un’accesso più comodo per l’ascensione del Campanil Basso, questo primo tratto denominato sentiero Gottstein che collega la Bocca di Brenta con la Bocchetta del Campanile Basso fu in seguito allungato fino alla Bocchetta degli Armi.

 

Ferrata Bocchette Alte dislivello 1000m in salita dal Rifugio Tuckett 500m in discesa fino al Rifugio Alimonta 5-7 ore:

Sicuramente le più difficili ma ugualmente panoramiche dell’intero percorso, non tanto tecnicamente ma più che altro per un discorso fisico e di lunghezza, videro la luce a cavallo degli anni 70 dopo innumerevoli giornate di lavoro da parte di tantissimi appassionati volontari e Guida Alpine. Un aneddoto curioso sulla costruzione  della famosa scala degli amici che si trova lungo il percorso, vede il famoso gestore dell’epoca del Rifugio Brentei Bruno Detassis, chiedere un contributo in denaro ai passanti per poter fare la suddetta scala. Da qui appunto il nome.

 

Ferrata Sentiero Brentari dislivello 400m in salita dal Rifugio Pedrotti 500m in discesa fino al Rifugio Agostini 3-5 ore:

Siamo verso la fine del Brenta, questo sentiero ferrato passa dapprima sotto l’attacco della via Normale alla Cima Tosa 3139m che fino a poco tempo fa era la vetta più alta del gruppo, per poi scendere tramite una serie di numerose e nuovissime scale fin sotto ad un’altra massiccia e verticale vetta: Cima d’Ambiez toccando l’omonima Vedretta* fino Al rifugio Silvio Agostini.

 

Ferrata Castiglioni dislivello 450m in salita dal Rifugio Agostini 450m in discesa fino al Rifugio XII Apostoli 3-4 ore:

Dedicata ad Ettore Castiglioni uno dei più famosi e forti alpinisti del periodo tra la due guerre mondiali, che nel 1944 mori nel tentativo di tornare in Itala, dopo essere fuggito dalla Svizzera dove era stato arrestato per spionaggio e contrabbando nel ruolo di partigiano. Questa ferrata è forse la più verticale del Brenta che con numerose scale sale fino alla Bocca dei Due Denti tra le cime Susat e d’Agola.

 

( I TEMPI DELLE SINGOLE FERRATE COME INDICATO, SONO RELATIVE SOLO ALLE ORE CHE SERVONO ALL’INCIRCA PER SVOLGERLE DA RIFUGIO A RIFUGIO. POI BISOGNA AGGIUNGERE I TEMPI DAL FONDOVALLE PER SALIRE AI RIFUGI.)

 

Il programma sopra elencato potrebbe subire delle piccole variazioni in base alle condizioni meteorologiche e alle capacità dei singoli partecipanti.

Per ulteriori informazioni contatta [email protected].